Ecco la storia di Fortunato e Franco, dalla laurea in economia all’allevamento di lumache
redazione | Il 30, Dic 2013
I due giovani di Montebello Jonico finiti gli studi hanno deciso di dedicarsi all’agricoltura
di CATERINA SORBARA
Ecco la storia di Fortunato e Franco, dalla laurea in economia all’allevamento di lumache
I due giovani di Montebello Jonico finiti gli studi hanno deciso di dedicarsi all’agricoltura
di Caterina Sorbara
Vorrei proprio sapere chi ha detto che in Calabria, e in particolare nella nostra martoriata provincia, i sogni non si realizzano, che bisogna trasferirsi al Nord o lasciare l’Italia, per vederli realizzati.
Ebbene, vi racconteremo una storia, la storia di due giovani di Montebello Jonico, per smentire queste falsità.
Fortunato e Franco, due giovani trentenni, dopo essersi laureati in economia, in un primo tempo decidono di aprire uno studio commerciale e di consulenza alle imprese (studi tutt’ora aperto).
Ma Fortunato e Franco, hanno un altro sogno, un sogno che affonda le radici nella loro infanzia.
La passione per l’agricoltura e il territorio.
Nell’incredulità dei loro conoscenti e parenti, aprono un’azienda elicicola che, in poco tempo si rivela una carta vincente.
Iniziano a vendere lumache (pulite e pronte da cucinare) a pochi intenditori.
Piano piano, però, grazie anche ad un passaparola, iniziano a ricevere offerte dai ristoranti e con il passare del tempo anche dal Centro e dal Nord Italia.
Uno strepitoso successo, che in fondo nemmeno loro si aspettavano.
Le lumache della specie “Helix Aspersa Muller”, vengono allevate in campo aperto. Come cibo, vengono nutrite con verdure selezionate, seminate in marzo e aprile.
Dopo essere state raccolte, vengono selezionate e dopo vengono messe in gabbie per essere spurgate e vendute in confezioni curate in tutti i dettagli.
Un’azienda che funziona a 360 gradi e che gode anche di una splendida location: vicino alle”Rocche di Prastarà”, dove ci sono resti Basiliani e il Monastero di Sant’Elia.
Pensate che nel 1952 in questi luoghi, fu girato il film “Il brigante di Tacca del Lupo” tratto dall’omonimo romanzo di Riccardo Bacchelli.
In conclusione, vogliamo fare un appello ai nostri giovani, vogliamo invitarli a credere nei loro sogni, come hanno fatto questi due giovani di Montebello.
In fondo come ci ha insegnato Luis Sepulveda, nel romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”: VOLA SOLO CHI CI CREDE.
Fortunato e Franco ci hanno creduto!