Depuratore di Gallico: oggi un sit-in di protesta
redazione | Il 05, Apr 2012
Alle 18,30 per dire basta al continuo malfunzionamento dell’impianto e ai numerosi disagi del territorio
Depuratore di Gallico: oggi un sit-in di protesta
Alle 18,30 per dire basta al continuo malfunzionamento dell’impianto e ai numerosi disagi del territorio
Cresce il disagio tra i cittadini di Gallico e Catona. Oltre le endemiche emergenze che il territorio della zona nord della città è costretto a subire, risulta oramai insostenibile la situazione del mancato funzionamento dell’impianto di depurazione. Una struttura adiacente il lungomare, gestito dalla società Acquereggine e che serve un bacino di utenze di ben quattro quartieri: Gallico, Catona, Santa Caterina e Archi.
Per dire basta al continuo malfunzionamento dell’impianto, con i numerosi disagi che ne conseguono: cattivi odori, sversamenti in mare di liquami nonché gli elevati rischi di ordine sanitario e ambientale, i cittadini e associazioni hanno deciso di organizzare un sit – in di protesta presso l’area del depuratore, oggi alle ore 18.30. Insieme ai cittadini il Consigliere Regionale, Giuseppe Giordano, il consigliere comunale, Aldo De Caridi, gli ex presidenti delle circoscrizioni di Gallico e Catona, Domenico Idone ed Albino Passalacqua ed i rappresentanti delle associazioni Astra e dei comitati “Limoneto” e “Per Gallico”.
Nei giorni scorsi la vicenda era approdata nelle stanze di Palazzo San Giorgio attraverso l’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Sindaco, Demetrio Arena, e all’assessore competente presentata dal consigliere comunale, Aldo De Caridi. L’istanza, oltre che accertare il cattivo funzionamento ed i rischi connessi, chiedeva chiarimenti ed interventi immediati in merito ad una situazione divenuta difficile da sostenere. A tutt’oggi da parte dell’amministrazione non è stata prodotta alcuna risposta. Disagi che diventano ancora più preoccupanti se si pensa che nell’area oltre che ad insediamenti residenziali, insiste l’istituto scolastico comprensivo “O.Lazzarino” che quotidianamente vive una condizione insostenibile a causa degli odori nauseabondi provenienti dalla struttura. E’ il momento di dire basta, commentano i cittadini, ci troviamo di fronte ad un territorio abbandonato al suo destino specchio dell’attenzione dell’amministrazione comunale.
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