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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Delianuova, convegno sulla “Chanson d’Aspromont” Promosso dall’Istituto Comprensivo cittadino e dell'Avis

Delianuova, convegno sulla “Chanson d’Aspromont” Promosso dall’Istituto Comprensivo cittadino e dell'Avis
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di Angela Strano

DELIANUOVA – L’Istituto Comprensivo di Delianuova insieme alla Avis provinciale e alla sezione comunale deliese dei volontari del sangue, hanno promosso un interessante convegno sulla “Chanson d’Aspromont”. L’evento ha coinvolto i ragazzi di alcune delle classi della scuola secondaria di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti. Sono intervenuti: la dirigente del Comprensivo, Adriana Labate, il presidente dell’Avis provinciale, Antonino Posterino, Giusppe Puntillo presidente dell’Avis di Delianuova e Diego Geria vicepresidente dell’Avis provinciale. Dopo i saluti della dirigente, Puntillo ha introdotto il tema del convegno e ha dato la parola a Posterino il quale ha illustrato ai ragazzi le finalità dell’Avis in quanto associazione di volontariato e ha spigato loro l’importanza di diventare donatori di sangue. E’ stato il professore Geria a relazionare, poi, sul tema centrale del convegno, ma prima ha lanciato alla dirigente l’idea, accolta con entusiasmo, di far arrivare l’autoemoteca dell’Avis nei cortili della scuola per la raccolta del sangue. Quindi, con l’aiuto delle slides, Geria ha parlato ai ragazzi del nostro Aspromonte.

“Questo territorio è un tesoro che spesso non sappiamo apprezzare”, ha detto, “ ha una vegetazione ricca e una fauna unica, ma soprattutto ha una storia millenaria”. Proprio su questa storia antica si è soffermato Geria, raccontando agli alunni la “Chanson d’Aspromont”, poema epico dell’epoca carolingia, cantata dai menestrelli al tempo della seconda crociata di re Riccardo cuor di leone,. Suscitando l’attenzione dei ragazzi, il vicepresidente dell’Avis provinciale, ha narrato di gesta eroiche di cavalieri e guerrieri, della città di Risa, la Reggio Calabria araba, ha parlato delle incursioni saracene e del ruolo della donna ai tempi dei normanni. Geria ha voluto concludere facendo scorrere sullo schermo le immagini di Montalto e ribadendo ai ragazzi che “questo è l’Aspromonte, questa è la nostra storia, fatta di valori e sacrifici che la criminalità vuole offuscare, valori che poi sono anche quelli dell’Avis”.