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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Da dove ripartire per il rilancio dell’Italia

Da dove ripartire per il rilancio dell’Italia

| Il 04, Ago 2014

Editoriale di Maurizio Compagnone

Da dove ripartire per il rilancio dell’Italia

Editoriale di Maurizio Compagnone

 

 

Finchè non si comprende che non è l’economia a dare un disegno della società,
ma la Costituzione, il diritto e la politica. Se la società è democratica l’economia
deve essere partecipe alla realizzazione dei valori di una società democratica.
I nostri padri costituenti sono stati chiari emanando la nostra Costituzione. L’economia
deve essere libera ma vincolata a fini sociali, e la costituenda Repubblica deve
eliminare quelle asperità economiche che eliminano la libertà, l’uguaglianza e
la prosperità degli individui. Oggi però vige la legge del libero mercato e quindi
saltano i principi fondamentali di democrazia economica. Noi popolari siamo un movimento
che guarda oltre il percettibile questo lo lasciamo ai partiti ormai svuotati e delegittimati.
Le nostre idee sono rivoluzionarie e proprio per questo tentano in patria di tarparci
le ali e di toglierci la parola ma quando un nostro messaggio passa siamo dirompenti.
Nel marzo 2011 abbiamo organizzato un convegno al
la facoltà di economia di palermo, alla presenza di esponenti del mondo finanziario
londinese, in cui spiegavamo come eliminare la fibrillazione dei mercati e tagliare
la testa agli speculatori. La nostra idea era una moneta di scambio globale dal nome
molto familiare “glocal” e divise nazionali per il mercato interno. Questo avrebbe
ammazzato gli speculatori certo anche noi avremmo avuto qualche problema fisico.
In breve oggi si attaccano i paesi speculando sulla divisa di quel paese potendo
contare su piu divise, ma se la divisa è una sola ciò non può più avvenire e
questo impedirebbe a banche e finanzieri senza scrupolo di arricchirsi affamando
le popolazioni. Tutto questo e altro ancora lo potete vedere sul canale di youtube
dei popolari www.youtube.com/ipopolari. È importante capire che se non si mette
mano all’impianto economico, la Costituzione sarà sempre sotto attacco. Mentre altri
pdl, pd, i partiti morti di centro con idee morte e sepolte e il mio rammarico è
API che ha omologato le nostre idee ma con uomini vecchi e con giovani che credevamo fossero
teste pensanti, ma in realtà sono solo burattini inanimati. Noi per primi, a differenza
di costoro, abbiamo capito che un’economia democratica, non si può realizzare guardando
all’Italia e ad un’altra Europa che nasca dalle ceneri di quella attuale. Pertanto
dobbiamo ripensare che la costruzione debba avvenire a livello planetario coinvolgendo
in primis i paesi del BRICS Brasile dove i polari sono una voce ascoltata, Russia,
India, Cina, Sud Africa altro paese in forte crescita dove le nostre idee vengono
veicolate. Noi pensiamo al mondo da lasciare alle generazioni future, i politici
hanno una vista corta e pensano alle loro poltroncine. Sono o non sono rivoluzionarie
le nostre idee? Forse per questo siamo osservati speciali in organismi internazionali.
Rivoluzione significa mettere mano a trasformazioni epocali che incidano sulle società
attuali basate sul profitto e sulla disuguaglianza.

Maurizio Compagnone
Opinionista de “La Gazzetta italo brasiliana” e “Piazza Italia” di Caracas