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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Corte europea diritti umani: il divieto del burqa non viola i diritti umani

Corte europea diritti umani: il divieto del burqa non viola i diritti umani

| Il 01, Lug 2014

La Corte europea ha stabilito che non è discriminatorio. L’Italia decida sulla norma da adottare

Corte europea diritti umani: il divieto del burqa non viola i diritti umani

La Corte europea ha stabilito che non è discriminatorio. L’Italia decida sulla norma da adottare

 

 

Per la Corte EDU: “/Il divieto del burqa non viola libertà di religione e rispetto
della vita privata/”. La legge francese del 2010 vieta di nascondere integralmente
il viso nello spazio pubblico, e quindi proibisce di portare il burqa e altri veli
integrali islamici. È quanto stabilisce la Corte europea dei diritti umani in una
sentenza pubblicata oggi. Una sentenza che potrebbe accelerare pure l’introduzione
del divieto in alcuni stati membri. Chiaramente questa sentenza interessa anche il
nostro paese. In Italia evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti” infatti manca un riferimento legislativo preciso sull’uso del
burqa e niqab nei luoghi pubblici, ma esiste una legge, la cosiddetta legge del deputato
leccese Oronzo Reale che vieta di indossare caschi o altri mezzi che non permettano
il riconoscimento del volto nei luoghi pubblici. Il dibattito è ancora in corso:
la legge del 22 maggio 1975, n. 152 non parla esplicitamente di velo integrale islamico
è per questo che nel 2009 è stato presentato un Ddl, il 2422, che ha visto un primo
sì alla Camera nel 2011 per poi perdersi tra cambi di governi e priorità diverse.
Al momento dunque, in Italia non è vietato indossare burqa o niqab, a differenza
di altri paesi europei. Il burqa è l’abito azzurro delle donne afghane, che copre
integralmente corpo e volto, a parte una reticella davanti agli occhi. Il niqab è
invece il velo nero che copre capo e volo, lasciando gli occhi scoperti: chi lo indossa,
porta anche i guanti poiché nessuna parte del corpo deve essere visibile. Entrambi
gli indumenti, secondo alte autorità islamiche, non sono prescritti nel Corano,
ma nascondo come interpretazioni restrittive di alcuni paesi o comunità che hanno
voluto interpretare alcune sure in maniera letterale. Come già nella Bibbia, anche
nel testo sacro dell’islam si consiglia di indossare un fazzoletto sul capo, e
come per i cristiani, il velo è un segno d’appartenenza religiosa. Ora anche
l’Italia decida sulla norma da adottare.