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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Continua l’allerta in Italia per l’istamina nel tonno spagnolo Decine di casi di intossicazione a Vicenza dopo quegli segnalati in Puglia, Basilicata, Lazio e Veneto. Continuano i ritiri di pesce in Europa

Continua l’allerta in Italia per l’istamina nel tonno spagnolo Decine di casi di intossicazione a Vicenza dopo quegli segnalati in Puglia, Basilicata, Lazio e Veneto. Continuano i ritiri di pesce in Europa
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Anche a Vicenza si registrano i primi casi di intossicazione alimentare causata dall’eccesso
di istamina in tranci di tonno a pinne gialle decongelato importato dalla Spagna.
Sono state decine le persone arrivate al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo
negli ultimi giorni con i sintomi di una intossicazione alimentare da degradazione
dell’istidina, una tossina che scatena una sorta di allergia in chi la assume.
Le autorità sanitarie della città hanno puntato il dito contro il tonno spagnolo
e chiedono ai cittadini di fare molta attenzione alla sua colorazione prima di mangiarlo,
se infatti ha una lieve colorazione bluastra anche solo cucinarlo è rischioso. Il
pesce fa parte di una partita distribuita da un’azienda andalusa in cui il tonno
è stato lavorato male e conservato peggio, con l’aggiunta per di più di additivi
per stabilizzare il prodotto”. L’istamina è un composto azotato che si trova negli
organismi e il cui eccesso causa degli attacchi allergici violenti anche in soggetti
che non soffrono di allergie. In caso di eccesso di istamina negli alimenti, il rischio
dunque è quello di ritrovarsi con una reazione da sindrome sgombroide come quella
registrata dalle persone che si sono recate in ospedale. Una patologia simil-allergica
che si manifesta comunemente con arrossamento della pelle, prurito, cefalea pulsante,
bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere
e raramente ipertermia a breve distanza dal consumo del pesce. In molti casi la sintomatologia
tende a risolversi in maniera spontanea. La prima allerta risale al 12 maggio 2017,
ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quando
il Ministero della salute spagnolo AECOSAN (Agencia Española de Consumo Seguridad
Alimentaria y Nutrición) dirama un comunicato, ripreso sul sito del Ministero italiano,
che focalizza l’attenzione sul rischio da intossicazione alimentare legato al consumo
di tonno fresco con alti livelli di istamina. Questo focolaio di sindrome sgombroide
in Spagna avrebbe già colpito 405 persone.