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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Cittanova, “Il mio brillante divorzio” con Francesca Bianco Anteprima della XVIII Stagione Teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena. Prima dello spettacolo la Sala del Teatro Gentile sarà intitolata al Maestro Antonio Salines.

Cittanova, “Il mio brillante divorzio” con Francesca Bianco Anteprima della XVIII Stagione Teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena.  Prima dello spettacolo la Sala del Teatro Gentile sarà intitolata al Maestro Antonio Salines.

Riparte con un’anteprima, con ingresso gratuito, la XVIII Stagione Teatrale 2021/2022 di Cittanova, organizzata dall’Associazione Kalomena, con il patrocinio della locale Amministrazione Comunale, della Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, della Città Metropolitana ed il sostegno della BCC di Cittanova.
Sarà Francesca Bianco con lo spettacolo “IL MIO BRILLANTE DIVORZIO” a riaccendere le luci del Teatro Gentile il prossimo Martedì 21 dicembre, nell’ambito degli eventi del Natale Metropolitano promossi dalla Città Metropolitana.
Per l’occasione, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale, la Sala del Teatro Gentile sarà intitolata con una Targa al Maestro Antonio Salines, grande protagonista del palcoscenico italiano, già direttore artistico della Rassegna, recentemente scomparso.
Un omaggio e riconoscimento doveroso, quale Direttore artistico della nostra Stagione Teatrale, cittadino onorario di Cittanova e persona speciale.
L’avergli affidato nel 2015 la Direzione artistica della nostra Rassegna ha consentito al teatro Gentile di proiettarsi in una ribalta nazionale, permettendogli anno dopo anno di crescere e poter proporre un’offerta alla pari con i teatri delle grandi città.
“Il mio brillante divorzio”, di Geraldine Aron, con Francesca Bianco, per la regia di Carlo Emilio Lerici.
Come si fa a sopravvivere con ironia ad un divorzio e come si fa a reinventarsi la vita, da single, a cinquant’anni? Ce lo racconta Angela (Francesca Bianco), la protagonista di questa commedia brillante.
La vicenda prende inizio quando Max (soprannominato Palla da Biliardo), ha da poco lasciato Angela per una giovane amante argentina. Come se non bastasse anche sua figlia se ne è andata di casa, per andare a vivere con il fidanzato. Ma prima di andarsene le ha rivelato che le scappatelle del marito andavano avanti ormai da parecchio tempo, e che lei era l’unica a non saperlo.
Rimasta sola, con l’unica compagnia del suo cane Jack, Angela deve imparare a fare i conti con la sua nuova condizione di “single involontaria”. Alternando la rabbia nei confronti del marito traditore, attimi di gioia per la libertà ritrovata, la speranza per un’eventuale riconciliazione e la riluttanza nel firmare le carte per il divorzio, Angela ci fa ridere e commuovere mentre ci racconta delle sue avventure per ricostruire la propria vita; dalla help line telefonica per persone con pensieri suicidi alla visita in un sexy shop, passando per appuntamenti con uomini improbabili e pacchetti vacanze per single. Il tutto accompagnato dai fuochi d’artificio che scandiscono il passare del tempo.
Una trama semplice, ma assai frequente nella vita di molte donne, che si cala con leggerezza nei temi della solitudine, di come un genitore debba affrontare la separazione dai propri figli diventati grandi e di come una donna, che si è sempre vista come moglie e
madre, improvvisamente debba ricostruire una propria dimensione personale, libera da questi ruoli tradizionali. Un racconto al femminile che molto ci dice di come la società vede le donne singles, contornato da voci e personaggi della vita di Angela, in parte interpretati dalla stessa Angela e in parte presenti nei video con i quali la stessa Angela dialoga.

Hanno detto:
L’interpretazione di Francesca Bianco è intensa e calda, riempie la scena senza pause nelle battute che filano una dietro l’altra come i quattro anni della vita solitaria della protagonista. Con il pathos che emana mentre interpreta il personaggio, unito alla sottile ironia che non fa mai diventare la pièce triste, Francesca rende unica la rappresentazione.
Sara Cacciarini – Il Terzo News

La regia di Lerici condisce il tutto con ironia e quel tanto di durezza sufficiente a stimolare spontanea empatia con la protagonista e nondimeno moltissime risate. Francesca Bianco veste con verve i panni di Angela, restituendo tutte le esilaranti nuance del personaggio. My brilliant divorce, con umorismo e con l’aggiunta di un pizzico di sarcasmo, diverte moltissimo.
Caterina Matera – La Platea

Si sorride, grazie a uno humour inglese alla Alan Bennett che tende a sdrammatizzare anche gli stati d’animo più cupi, la fragilità che sconvolge ogni sicurezza, i silenzi assordanti, le abbuffate di cibo con cui riempirsi le stomaco, e il vuoto interiore. Francesca Bianco si cala con arguzia mancina e leggerezza irnpanicata nelle vesti del personaggio, trasmettendo l’avvilimento ridicolo del testo e l’anticlimax femminile d chi affronta separazione, lontananza dei figli e età che avanza: alternando il sarcasmo di alcune situazioni e la malinconia di altre.