Camorra, nuovo arresto per Cosentino
redazione | Il 03, Apr 2014
L’ex parlamentare è accusato di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica
Camorra, nuovo arresto per Cosentino
L’ex parlamentare è accusato di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica
L’ex parlamentare Nicola Cosentino è stato arrestato dai carabinieri di Caserta stamani insieme ai fratelli Giovanni e Antonio nell’ambito di un’inchiesta sulla vendita di carburanti in provincia di Caserta. Le accuse sono di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica.
L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, emessa dal gip di Napoli su richiesta dei pm Antonello Arbituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio ed eseguita dai carabinieri di Caserta, fa parte di un insieme di 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. La famiglia Cosentino, proprietaria di vari distributori di carburante, avrebbe agito con pratiche commerciali lesive della concorrenza.
Per ex sottosegretario secondo arresto in un anno – Per l’ex sottosegretario all’Economia Cosentino, già esponente di punta del Pdl in Campania (è stato coordinatore regionale dello stesso partito), quello di stamane è il secondo arresto in poco di un anno. Cosentino, infatti, il 15 marzo dello scorso anno si presentò, accompagnato dai suoi legali, al carcere napoletano di Secondigliano: su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’inchiesta denominata ”Il Principe e la Scheda Ballerina’. Dopo alcuni mesi trascorsi nel carcere di Secondigliano, a Cosentino il 12 giugno furono concessi gli arresti domiciliari, dapprima in una villetta del comune di Sesto Campano, in provincia di Isernia, e successivamente nella sua abitazione di Caserta. L’otto novembre scorso Cosentino, su decisione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è tornato in libertà. Cosentino è imputato nel processo sul presunto reimpiego di capitali illeciti in relazione alla costruzione, mai avvenuta, di un centro commerciale a Casal di Principe (Caserta).