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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Calcio, si è svolta l’assemblea delle società dilettantistiche

Calcio, si è svolta l’assemblea delle società dilettantistiche

A Catanzaro erano presenti il presidente della Lnd nazionale Tavecchio, quello calabrese Mirarchi oltre al presidente regionale del Coni Praticò

Calcio, si è svolta l’assemblea delle società dilettantistiche

A Catanzaro erano presenti il presidente della Lnd nazionale Tavecchio, quello calabrese Mirarchi oltre al presidente regionale del Coni Praticò

 

CATANZARO – Si è svolta nella sede regionale della Figc, a Catanzaro, l’”Assemblea ordinaria biennale delle società dilettantistiche calabresi”, presieduta da Saverio Mirarchi.  Erano presenti, per la LND, il presidente nazionale e vicepresidente della Figc, Carlo Tavecchio, i vicepresidenti, Benedetto Piras ed Antonio Cosentino, il segretario nazionale, Massimo Ciaccolini, il presidente della divisione nazionale calcio a 5, Fabrizio Tonelli, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, il presidente del Comitato regionale arbitri, Stefano Attinà, il presidente dell’Associazione regionale allenatori, Firmo Micheli, il delegato regionale dell’Associazione regionale calciatori, Maurizio Cavallo, ed il consigliere della Regione Calabria, Claudio Parente. Luigi Repace, consigliere nazionale della Figc, è stato nominato presidente dell’assemblea  ed Emanuele Daniele, del Comitato regionale della LND Calabria, scelto come segretario. “È un momento, questo – ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – per la LND, importante sia per l’approvazione del bilancio che per una verifica ed un confronto tra tutte le componenti. Vorrei ricordare che qualche giorno fa in occasione della consegna degli oscar del calcio dilettantistico nazionale, “Ali della vittoria”, ha partecipato il numero uno della Uefa, Michael Platini, invitato dal presidente Tavecchio, questo a testimonianza dell’importanza basilare di questo settore nel calcio internazionale. I dilettanti sono più che una colonna portante per l’attività professionistica. I numeri parlano chiaro: circa un 1.300.000 tesserati, 15.000 società, 60.000 squadre, 21.000 arbitri con più di 700.000 incontri disputati annualmente. Un settore, questo, fondamentale per la crescita di tanti giovani talenti”. “Voglio ricordare – ha continuato Praticò – le parole espresse dal presidente Tavecchio, il quale ha ricordato che le leghe dilettantistiche svolgono un lavoro sociale senza eguali, dedito a far diventare i giovani, prima uomini e poi campioni. Ed è un compito, quello dell’educazione dei giovani, che tutte le discipline sportive dovrebbero prefiggersi”.
“Riconosco – ha aggiunto il presidente del Coni Calabria – che nella nostra regione sono molteplici  i problemi che ostacolano lo svolgimento dell’attività sportiva: dalla scarsità di fondi a disposizione ad una grave carenza di strutture. Ma l’aspetto che più mi preme evidenziare, e che deve essere l’obbiettivo fondamentale del mondo dello sport, è il coinvolgimento dei ragazzi. Senza di loro lo sport avrebbe vita breve. Il nostro compito è quello di educarli al sacrificio ed al rispetto delle regole e dell’avversario all’insegna dell’etica e del rispetto della legalità. Istruirli all’accettazione delle diversità nel segno del vero fair play perché sono diventati troppi gli episodi di violenza fisica e morale. Purtroppo, la mancanza di cultura sportiva appartiene anche ai meno giovani che, invece, dovrebbero dare l’esempio”. “Vorrei – ha concluso Mimmo Praticò – dimostrare tutta la mia solidarietà alla classe arbitrale calabrese in merito alle azioni di violenza subite nell’ultimo periodo. Sono a conoscenza che è un problema che riguarda tutto il territorio nazionale e sono dell’avviso che occorre essere più rigidi e intransigenti contro chi cerca di rovinare la bellezza dello sport”. Il presidente regionale della LND, Saverio Mirarchi, nel ringraziare tutte le autorità presenti, ha ribadito l’importanza dei vivai nel settore calcistico. “In Calabria – ha detto – in questi due anni di attività, abbiamo dato grande importanza ai nostri giovani. Abbiamo affrontato la valorizzazione del vivaio ben prima che l’opinione pubblica se ne rendesse conto, cioè in occasione dei fallimentari risultati italiani agli ultimi Campionati del mondo disputati in Sud Africa. Per primi sul territorio nazionale  abbiamo posto l’obbligo a tutte le squadre di Eccellenza e Promozione , di schierare nelle partite almeno quattro giocatori under 19”. Mirarchi si è dimostrato soddisfatto della formula che ha snellito le pratiche legate all’iscrizione ed alla comunicazione delle società grazie alla informatizzazione del sistema che presto vedrà anche il tesseramento on-line degli iscritti. “Nonostante la crisi economica – ha detto il presidente della LND Calabria – abbiamo mantenuto l’equilibrio finanziario aiutando concretamente le società con contributi fino a 60000 euro, tra premi ed investimenti sulla formazione dei dirigenti, chiudendo il bilancio in attivo. L’avanzo di gestione (circa 52000 euro)  verrà destinato per riqualificare e migliorare l’impianto sportivo attiguo alla sede del Comitato”. “La violenza – ha concluso Mirarchi – con il calcio non c’entra nulla. La responsabilità è di tutti indistintamente, bisogna mantenere rigidità nei provvedimenti e, nel caso in cui gli incresciosi episodi continueranno, siamo disposti a fermare tutto”. Sul tema della violenza, il presidente nazionale della Lega dilettantistica, Carlo Tavecchio, è d’accordo con Mirarchi, mentre per quanto riguarda la crisi finanziara del settore si è dimostrato in linea con la politica di Platini. “Basta – ha dichiarato Carlo Tavecchio –  continuare a “graziare” quelle società professionistiche che hanno collassato il calcio nazionale. Personalmente sono contrario ai ripescaggi”. “Il sistema professionistico è ancora attuale con questa logica?” è la riflessione di Tavecchio. “Si sono superati – ha detto – i limiti di quella che è una morale non tanto sportiva, quanto amministrativa. Basta con l’assistenzialismo esasperato ai bilanci ordinari, questo è ‘doping amministrativo’. È impensabile che, in Italia, 132 società professionistiche sussistano in un periodo di grave crisi economica come questo, quando in Spagna sono 48, in Francia 40, in Inghilterra 80, in Germania 60. La verità è che in Italia non si è ancora raggiunta una cultura che prevede la sconfitta, sportiva ed amministrativa”.