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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Calabria, Nesci (M5S) al ministro Lorenzin: “Fuori legge nomina dg dell’Asp di Cosenza”

| Il 31, Lug 2014

“I calabresi sappiano che il nuovo dg è stato preso dall’elenco del Lazio, in cui si ritrova, senza requisiti, nel silenzio del governatore Nicola Zingaretti”

Calabria, Nesci (M5S) al ministro Lorenzin: “Fuori legge nomina dg dell’Asp di Cosenza”

“I calabresi sappiano che il nuovo dg è stato preso dall’elenco del Lazio, in cui si ritrova, senza requisiti, nel silenzio del governatore Nicola Zingaretti”

 

 

«La nomina del nuovo direttore generale dell’Asp di Cosenza, il romano Alessandro Moretti, sprovvisto dei requisiti di legge e da notizie di stampa vicino ad Andrea Urbani, sub-commissario per il rientro dal debito sanitario calabrese, dimostra che la Regione Calabria ama calpestare le regole. La presidente Stasi e gli assessori della Calabria eseguono in ginocchio gli ordini politici dell’ex governatore Scopelliti». Lo dichiara la deputata M5S Dalila Nesci, che aggiunge: «Moretti, che ha sostituito Gianfranco Scarpelli, a giudizio per presunte consulenze abusive nell’Asp di Cosenza, non possiede i cinque anni di dirigenza richiesti per l’incarico ricevuto. Laureato in scienze della comunicazione, Moretti è stato per tre anni capo della segreteria tecnica dell’assessorato alla Salute della Regione Lazio, retto da Renata Polverini. I calabresi sappiano che il nuovo dg è stato preso dall’elenco del Lazio, in cui si ritrova, senza requisiti, nel silenzio del governatore Nicola Zingaretti». Prosegue la deputata Cinque Stelle: «Ciò significa che centrodestra e centrosinistra sono uguali e che il merito professionale non conta, perché i vertici delle amministrazioni pubbliche sono scelti e mantenuti soprattutto per ragioni di partito. Lo conferma la mancata revoca della direzione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza a Paolo Maria Gangemi, rinviato a giudizio per analoga ipotesi di reato formulata per Scarpelli». Conclude Nesci: «Sulla vicenda della nomina di Moretti, che ritengo gravissima, ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute».