Bevacqua: “Le chiacchiere stanno a zero” "I 90 milioni per il centro storico di Cosenza sono un fatto, non un'opinione"
“La campagna elettorale può ingenerare confusioni che possono essere agevolmente
fugate. La cifra di 90 milioni di euro per il centro storico di Cosenza, rientra
tra le linee di azione per “Progetti integrati per il recupero e la riqualificazione
dei centri storici o porzioni di contesti urbani in degrado” (su 360 milioni complessivi
previsti per questa misura) ed è contenuta nell’addendum al “Piano di Operativo Cultura
e turismo” del “Fondo per lo sviluppo e la Coesione” che il Governo approverà nella
seduta del Cipe del 28 febbraio p.v.”. È quanto dichiara il consigliere Bevacqua,
il quale aggiunge: ” Gli interventi previsti riguarderanno la valorizzazione del
patrimonio edilizio e la riqualificazione dello spazio pubblico, con il completamento
dell’offerta di parcheggi e la possibile pedonalizzazione degli spazi pubblici meglio
serviti: il tutto è finalizzato a ristabilire una specifica continuità con l’asse
storico che dal centro storico conduce a Piazza Bilotti, in grado di mettere in relazione
il patrimonio storico della città antica con il Museo all’Aperto Bilotti (MAB) e,
più in generale, con l’asse di collegamento con l’area universitaria, per favorirne,
anche attraverso la mobilità sostenibile, l’integrazione con la parte antica della
città di Cosenza, con particolare riferimento alle aree dei fiumi Crati e Busento
che lambiscono entrambi il Colle Pancrazio sul quale insiste il centro storico. I
due lungofiumi e le aree fluviali nel loro complesso, potranno, inoltre, essere oggetto
di un sistemico intervento di riqualificazione idrogeologica e funzionale”. “Per
mettere fine alle chiacchiere, che stanno a zero – prosegue Bevacqua- mi preme ricordare
che l’intervento sarà attuato attraverso un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS),
ponendo in essere la procedura di cui all’articolo 7 della Legge n. 123/2017 “Disposizioni
urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” secondo le principali fasi di
seguito elencate:
1. attivazione del CIS su proposta del Ministro dei Beni e delle attività culturali
e del turismo al Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno;
2. costituzione del Comitato istituzionale presieduto dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
3. sottoscrizione del CIS, su schema predisposto d’intesa con la Regione; 4.
ricognizione delle risorse già programmate (attivate ovvero da attivare) e individuazione
dell’area specifica oggetto di intervento;
5. definizione del piano degli interventi in collaborazione con le Amministrazioni
competenti territorialmente e/o per materia, con la individuazione delle priorità
di intervento e dei criteri di selezione dei progetti, a cura di un Nucleo Tecnico
presieduto dalla Regione e composto dalla stessa Regione, dal Responsabile Unico
del Contratto, dai Soggetti Attuatori”.
“Evidentemente, l’approssimarsi del 4 marzo conduce qualcuno a tentare di gettare
fumo negli occhi, ma i fatti hanno una loro consistenza che è dura da scalfire”.
“Il Ministro Franceschini – conclude Bevacqua – ha mantenuto la promessa resa nella
sua visita del 28 novembre scorso: Cosenza è stata inserita nei progetti organici
di ristrutturazione dei centri storici, insieme a Napoli, Taranto e Palermo. Il resto
è polemica inconsistente, che può essere smentita con un semplice clic”. Allo stesso
modo, chiunque può verificare la realtà degli ulteriori fondi stanziati per i beni
culturali calabresi dal piano di investimenti antisismico varato dal Ministero: per
la sola città di Cosenza, 8,5 milioni di euro, destinati al Duomo, alla Galleria
nazionale e alle chiese di San Francesco d’Assisi e San Francesco di Paola”.