Bcc Cittanova, istituita commissione permanente Decisione assunta dal Consiglio comunale. L'intervento della politica locale
Riceviamo e pubblichiamo
Al termine di questa assise aperta possiamo ritenerci soddisfatti per la decisione assunta dal Consiglio Comunale di istituire una Commissione Permanente che si interfacci con i commissari, proposto dal consigliere di opposizione di Alessandro Cannatà ed accolto da tutto il consiglio Comunale e dal Sindaco. Questo era il nostro obiettivo perché la BCC di Cittanova è un patrimonio della nostra comunità. Unico rammarico la posizione assunta dal consigliere di opposizione Luisa Foci attraverso il quale, pare che più per una questione personale che politico, intervenendo a tratti con argomenti condivisi e in altri controversi, si è dissociata da questo consiglio e dalla decisione importante per i soci e per il territorio che questa assise ha assunto.
IL NOSTRO INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE APERTO
Egr. Presidente del Consiglio
Egr. Sindaco del nostro comune
Egr.i Consiglieri Comunali
Dopo tanti mesi di solitaria battaglia sulla vicenda che vede coinvolta la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova, finalmente, la politica ha fatto un passo avanti. Un obbligo morale nei confronti del territorio tutto, perché questa nostra realtà economica dopo questo tragico epilogo ritorni ad essere la BCC di Cittanova di cui siamo e continuiamo ad essere ORGOGLIOSI. Detto questo a nome di Andare Oltre che insieme a Forza Italia e FDI-An ha chiesto questo consiglio. In questo Documento congiunto di Andare Oltre e Fratelli d’Italia-An permetteteci di esprimere verso i nostri concittadini che sino a qualche tempo fa erano consiglieri e amministratori, la nostra umana solidarietà, confidando nella giustizia e sperando non abbiano dirette responsabilità su quanto accaduto.
Permetteteci di esprimere solidarietà nei confronti dei tanti dipendenti che più di tutti accusano questa situazione che speriamo i commissari chiariscano. Caro Sindaco, esprimiamo solidarietà anche a Lei, non è stato facile accettare questo consiglio comunale. Sicuramente dopo un iniziale imbarazzo, il Partito Democratico, almeno su questo argomento, ha saputo “consigliarla” a partecipare a questo consiglio comunale aperto. Ogni uomo ha una rispettabile storia. Il mio intervento in tutti questi mesi ed in questa assise ha una valenza che tocca anche la sfera affettiva e privata, essendo discendente di uno dei soci fondatori, il sac. Domenico Fonti. Sono intervenuto più volte quando si parlava di fusione dove la dirigenza Cittanovese è rimasta come uno sposo abbandonato sull’altare, strana vicenda che sta lasciando molte ferite sulla BCC di Cittanova.
Ecco perché nel silenzio assordante, al quale la politica che conta più di noi ci aveva abituato, mi ci siamo ribellati caro Sindaco, ad una campagna mediatica umiliante verso il nostro territorio, verso la nostra stessa banca, descrivendo Cittanova e la nostra meravigliosa BCC come CAPITALE DEL MALAFFARE. La politica è stata in silenzio, chi è intervenuto lo ha fatto con fairplai. In politica, quando si rappresenta un popolo, bisogna avere CORAGGIO delle idee ciò che purtroppo sino ad oggi è mancato anche all’interno di questa aula consiliare sebbene oggi prendiamo atto che dopo un minisfesto congiunto con FI e FDI-An la politica ha deciso di intervenire entro i limiti normativi. Bisognaessere garantisti, ma, bisogna essere anche portatori sani di quei principi ETICI e MORALI.
Presidente del Consiglio, Grazie per aver accolto la nostra richiesta di un Consiglio Comunale Aperto, l’argomento non è di poco conto. Vorremmo che Lei adoperasse la sua Autorità Istituzionale, per chiedere ai commissari, ai quali va tutto la nostra stima e appoggio, di dare un segnale di speranza ai soci, ai correntisti, al territorio. Nessuno, e dico NESSUNO, vuole interferire, come qualche “Grande della Politica” ha scritto sui social sul lavoro dei Commissari. Anzi, sarebbe interessante che l’assemblea chiedesse conto ai commissari di quante sono state le richieste protocollate con le quali si richiedeva il finanziamento di attività progettuali utili solo al proponente. Vorremmo sapere, sempre dai commissari in un eventuale Assemblea se questa BCC ha una reale solidità economica, oppure, se questa solidità economica è falsata da operazioni di carattere patrimoniale come la svincolo di titoli finanziari, che si traducono in illusoria appianamento del debito che in realtà è perdita.
Concludo, sollevando una piccola curiosità a proposito dell’interrogazione parlamenta dell’On Demetrio Battaglia del PD che in modo tempestivo ha rivolto al governo. A tal proposito, leggendo un articolo del 12 Luglio, in merito all’interrogazione del Deputato PD Demetrio Battaglia, che lo ringraziamo per aver voluto “ESPORRE PER TEMPO” al Governo una interpellanza parlamentare sui fatti BCC e renderla pubblica con pubblici manifesti ai Cittanovesi, chiediamo al Presidente del Consiglio, di capire come mai, i Commissari, stando all’articolo, abbiano deciso di incontrare soltanto “alcuni soci”, reputando ciò un fatto poco rispettoso nei confronti dell’assemblea tutta che ha potere di rappresentanza.
Detto ciò, invitiamo il Presidente del Consiglio Comunale che ringrazio a
Redigere una delibera di Consiglio dell’attuale discussione come documento da inoltrare ai Commissari della BCC nella quale si chiede:
1. Che i Commissari procedano ad informare i soci come previsto dallo Statuto o dalla normativa in materia, affinchè possano dare tutte quelle informazioni utili anche ai correntisti e chiunque indirettamente abbia rapporti commerciali con l’Istituto di Credito, di tutto ciò che ha portato al commissariamento che possono essere rese pubbliche.
2. Che i Commissari si esprimono sul lavoro svolto ed informare i soci di quanto sia il tempo necessario per chiudere la fase di commissariamento oopure, quanto pensano che si possa protrarre il commissariamento.
3. Fare in modo che i commissari nel rispetto delle normative bancarie, non siano rigidi nel concedere crediti ad imprese e cercare di venire incontro alle esigenze del territorio, qualora non vi siano gravi situazioni di reale sofferenza della Banca. Ciò eviterebbe la richiesta di credito ad altri Istituti Bancari comportando ulteriore decadimento della stessa BCC.
4. Informare i soci se in merito al recupero del credito sia fondata la notizia che l’istituto bancario in questione, realmente si sia rivolto a terzi accontentandosi di recuperare circa il 30% del credito (non è una notizia certa). Considerata la crisi, siano gli organi deputati al recupero del credito della stessa BCC ad agire direttamente presso soci o correntisti fissando il parametro del 40% di recupero del credito
Domenico Fonti
PER CITTANOVA CANNATA’ SINDACO
Signor Presidente del Consiglio Comunale, Signori amministratori, Signori consiglieri comunali, amici che partecipate a questo Consiglio, come gruppo di opposizione consiliare abbiamo chiesto la convocazione di questa seduta consiliare per trattare un tema molto sentito da tutta la nostra Comunità: il commissariamento della BCC di Cittanova da parte della Banca d’Italia, avvenuto l’ultimo di marzo dell’anno corrente. Amici, la BCC di Cittanova è una grossa realtà bancaria di credito cooperativo della nostra Regione, solida dal punto di vista patrimoniale tant’è che proprio Bankitalia la aveva individuata come banca aggregante di altre realtà più piccole, che conta più di 1.600 soci e più di 18.000 clienti. I motivi del suo commissariamento non ci sono noti fino in fondo: le notizie di cui disponiamo le abbiamo attinte, come tutti, da parte della stampa.
Sappiamo solo che Bankitalia, Istituzione nazionale tra le più serie, sane e tecniche d’Italia, dopo alcune consuete ispezioni, è stata costretta a prendere una decisione così drastica, sciogliendo il consiglio di amministrazione della nostra BCC ed inviando in sua vece dei commissari, professionisti altrettanto seri tecnicamente ed umanamente. Crediamo che questo Consiglio non ha lo scopo di sindacare l’operato di Bankitalia né quello dei propri commissari: esistono leggi e regole ben precise alle quali sia l’Istituzione sia i propri delegati devono attenersi e si attengono. Trattandosi di Istituzione e professionisti seri è del tutto fuori luogo, oltre che ingiustificato, dubitarne! Orbene, proprio perché l’argomento riguarda l’Istituzione BCC che nel tempo è stata volano di sviluppo non solo di Cittanova ma di buona parte della Provincia reggina, auguriamo che non vengano usati toni né motivazioni strumentali: la nostra Comunità merita che le argomentazioni prodotte in quest’aula siano corrette e, possibilmente, condivise. Non ci appartengono le strumentalizzazioni, a differenza di chi, in tempi passati agitava fantasmi di irregolarità non condivise né da Procure né da Bankitalia stessa, nonostante interrogazioni parlamentari di altri deputati.
Auspichiamo, pertanto, che possa venire prodotto un documento consiliare da portare a conoscenza della cittadinanza e di Bankitalia tramite i propri preposti e che possa essere istituita, se le altre forze politiche lo riterranno opportuno, una commissione consiliare straordinaria permanente per seguire la vicenda BCC di Cittanova. Sarebbe stato istituzionalmente più auspicabile che tale consiglio fosse stato convocato prima e dalla maggioranza che oggi ci amministra: noi, responsabilmente, abbiamo atteso tale evenienza, e dopo tre mesi abbiamo adottato il principio di sussidiarietà sostituendoci alla maggioranza stessa nella richiesta della convocazione consiliare. Per rimarcare la nostra corretta condotta dobbiamo ricordare che la nostra proposta formale, in consiglio comunale, risale al consiglio del 27 giugno nel quale proponemmo alla maggioranza di dibattere l’argomento.
Purtroppo siamo stati costretti a formulare una richiesta scritta, il 6 luglio, stante il silenzio seguito a tale proposta: non pretendiamo alcun onore di primogenitura, ma sicuramente siamo soddisfatti che la nostra istanza sia stata accolta e che, nei giorni successivi alla nostra richiesta scritta di convocazione consiliare, anche il più grande Partito politico attuale a livello nazionale abbia ritenuto doveroso esprimersi con manifesti locali ed interrogazioni parlamentari. Abbiamo fatto bene a gettare il sasso nello stagno per far muovere le cose. Non potevamo farlo prima per rispetto istituzionale al nostro Comune!
L’argomento è tremendamente serio: pertanto non vogliamo parlare di cose di cui non siamo a conoscenza. Non ci è dato sapere, non conoscendo né le relazioni ispettive né il decreto di scioglimento di Bankitalia, il motivo o i motivi che hanno prodotto questa gravissima decisione da parte del controllore autorevole del nostro sistema bancario. Ci auguriamo solo che non vi siano stati errori o conflitti d’interesse o quant’altro di deontologicamente e giuridicamente scorretto possa essere stato commesso, o che se vi sono stati che possano essere stati commessi in perfetta buona fede. In ogni caso, essendo la responsabilità individuale, auspichiamo che presto il precedente consiglio di amministrazione e tutti gli organi della BCC coinvolti in questa vicenda possano chiarire le loro posizioni rispondendo delle loro azioni. Nel dire questo formuliamo loro gli auguri di riuscire a dimostrare la correttezza delle loro azioni!
Abbiamo chiesto la convocazione di questo consiglio comunale, carissimi amici, perché vogliamo capire altro: vogliamo interrogarci, ed interrogare chi di competenza, sul futuro della nostra BCC. Cittanova ed i cittanovesi hanno lavorato moltissimo affinchè l’attuale BCC divenisse la solida realtà economica che oggi è; e la BCC ha dato molto in termini di sviluppo economico non solo a Cittanova ed ai cittanovesi, ma col passare del tempo ad un territorio molto più vasto ed ad un numero sempre più crescente di cittadini di tutta la nostra Provincia e di gran parte della nostra Regione.
Prima questione da chiarire è: dobbiamo essere pronti a lottare affinchè la nostra BCC mantenga la sua sede a Cittanova e continui a mantenere il nome di BCC di Cittanova e che contemporaneamente vengano date le più ampie rassicurazioni oggettive ai soci ed ai clienti sulla consistenza delle loro azioni e dei loro risparmi!
Dobbiamo anche essere convinti che la BCC, proprio perché istituto di credito cooperativo, deve continuare ad erogare finanziamenti, nel pieno rispetto delle leggi e delle regole bancarie, in maniera assolutamente trasparente, a tutti gli attori economici che ne hanno i requisiti anche se soggetti deboli od in temporanea difficoltà superabile grazie all’aiuto lecito della BCC.
Tra le mission della cooperazione c’è senza dubbio l’aiuto alla partenza od alla ripartenza economica della libera impresa e, quindi, della economia di un territorio; all’erogazione solidaristica di credito! Dobbiamo augurarci che tale mission continui ad essere una costante della BCC: sicuramente i commissari straordinari la stanno portando avanti! Infatti il nostro modo di pensare è completamente opposto a quello di chi, con pubblici manifesti e note stampa, asserisce di comportamenti commissariali non proprio edificanti e che vanno in direzione opposta!
Auspichiamo che non si perda alcun posto di lavoro: per quanto ne sappiamo ogni singolo operatore bancario della BCC è professionalmente valido e sarebbe grave se qualcuno dovesse perdere il proprio posto di lavoro. D’altronde, se l’istituto è patrimonialmente solido, forse più solido di tante altre realtà bancarie locali o nazionali, ci pare difficile che possano perdersi posti di lavoro! Così come ci auguriamo che l’immagine della BCC di Cittanova, sporcata da questa vicenda, torni presto pulita e trasparente!
Amici carissimi, siamo curiosi di sapere se l’amministrazione ha risposte da darci sullo specifico argomento avendo già intrapreso contatti istituzionali con i commissari della BCC; nel caso in cui questi contatti non siano stati presi o non vi sia chiarezza a questi od altri interrogativi proponiamo che questo consiglio chieda l’incontro tra i commissari ed una delegazione od una commissione specifica di consiglieri comunali per confrontarsi, illustrare le nostre domande per ottenere qualificate risposte, pur nei limiti della riservatezza istituzionale.
Manifestiamo agli stessi commissari apprezzamento per come stanno operando, auguriamo loro proficuo e continuo buon lavoro nell’attesa di una rapida risoluzione del problema, con il ritorno alla gestione democratica della nostra BCC e dobbiamo essere pronti ad offrire loro ogni ausilio da parte di questo consiglio nello spirito di piena collaborazione tra istituzioni democratiche. Lo dobbiamo per Cittanova ed i cittanovesi, per evitare di assistere ancora una volta a depauperamenti di servizi o strutture dal nostro bel paese. Restiamo uniti: se vi sono errori la giustizia e le Istituzini preposte facciano il loro corso. I sacrifici di più di cento anni di tanti cittanovesi meritano che oggi siamo pronti a lottare, civilmente ma con grande determinazione, per quella che è l’Istituzione trainante della nostra crescita economica, sociale e civile!
SOLLEVANTE PER CITTANOVA LIBERA
Con il provvedimento, del 31 marzo 2017 sotto la sua supervisione, la Banca
d’Italia ha disposto lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo e
la nomina dei commissari straordinari, Claudio Giombini e Nicola Marotta, e i
componenti del Comitato di sorveglianza, Ferruccio Auletta, Giovanni Mottura e
Adriana Petti. La gestione della Bcc è ora affidata ai commissari che si sono
insediati il 3 aprile. Su questa vicenda è interessata l’autorità giudiziaria
nell’ambito della consueta e proficua attività di contrasto della criminalità. La
notizia è apparsa su tutti i quotidiani locali e nazionali, finanche sul prestigioso
quotidiano nazionale Il Sole 24 ore, che con un articolo a firma del giornalista
Davide Colombo scriveva:” Gravi irregolarità e ripetute violazione delle norme
antiriciclaggio. Sono queste le motivazioni alla base del commissariamento della
Banca di Credito cooperativo di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, che è
stato deciso dalla Banca d’Italia. Il provvedimento è scattato dopo un’intensa
azione della Vigilanza partita nel 2014 con le prime ispezioni che avevano fatto
emergere irregolarità presso una filiale e alcuni episodi di infedeltà da parte di
alcuni dipendenti. In particolare la banca era stata sollecitata a sostituire il direttore
generale, a potenziare i controlli sul credito e sull’antiriciclaggio. Ma la Bcc, che
conta su otto filiali e 59 dipendenti nella provincia Reggina, nel 2015 aveva
dapprima licenziato il direttore generale per poi riassumerlo presso la rete
territoriale. Una seconda azione ispettiva è così ripartita in gennaio e ha portato
nuove, significative evidenze: sono emerse gravi violazioni della normativa
antiriciclaggio e un elevato numero di relazioni intrattenute dalla Bcc con
controparti interessate da indagini o provvedimenti della Direzione Distrettuale
Antimafia o con soggetti a loro collegati. Numerosi i finanziamenti concessi a
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soggetti sotto indagine ed è stata accertata persino una movimentazione anomala e
per importi significativi (circa 25 milioni nell’ultimo triennio, importi inusuali per
una Bcc) nonostante il rischio di riciclaggio. In pratica s’è scoperto che la banca
non aveva attivato alcuno degli interventi chiesti dalla Vigilanza…” l’articolo
continua poi con maggiori dettagli. Questo il terribile annuncio che ha visto
nuovamente il nostro amato Paese citato per fatti negativi. Un ulteriore colpo
inferto alla nostra comunità con dei riflessi pesantemente sfavorevoli che stanno
colpendo la già precaria economia cittadina.
Il movimento Sollevante per Cittanova Libera” si dissocia dalla richiesta presentata
oggi dal gruppo consiliare di minoranza “PER CITTANOVA”, pretendendo la
discussione nell’odierno Consiglio Comunale. A nostro avviso, tale scelta, non è
stata posta a tutela dei cittadini, ma è frutto di beghe politiche, di destra e di sinistra,
vantandosi la primogenitura, con i movimenti politici esterni al Consiglio, su chi
l’abbia proposto per primo. Ciò ha generato effetti negativi sull’opinione pubblica
cittadina, mettendo ancor di più in cattiva luce la posizione della Banca, con la
diffusione di un preoccupante allarme generale ed un paventato rischio fuga dei
correntisti.
Noi siamo del parere che l’Amministrazione Comunale non debba e non possa
intromettersi con le indagini attualmente in atto presso l’istituto di Credito, perché
così facendo, rischia di interferire sulla gestione di una Società Cooperativa privata,
praticamente su un soggetto di diritto privato dotato di organi sociali (Consiglio di
Amministrazione, Collegio Sindacale, Assemblea dei Soci, ecc.ecc.). Siamo del
parere che la richiesta di informazioni e di eventuale discussione, se fosse stata
necessaria sarebbe partita dagli stessi Soci, che hanno messo a disposizione della
Banca garanzie personali e patrimoniali.
Così come restiamo basiti per la decisione dei movimenti politici cittanovesi di
usare due pesi e due misure: da una parte hanno creato scompiglio nell’opinione
pubblica per una Banca Cooperativa privata e dall’altra parte non hanno applicato
lo stesso metodo per l’allarmante questione lavorativa al Porto di Gioia Tauro,
dove la società per azioni Medcenter Container Terminal SPA appartenente al
gruppo internazionale Contship Italia Group, ha licenziato 380 operai calabresi tra
cui anche cittanovesi, facendo cadere nella disperazione numerose famiglie. E non
parliamo della questione dei malati della Piana di Gioia Tauro e dei malati che
arrivano dalla locride, per la continua emergenza sanitaria che sta colpendo
l’Ospedale di Polistena, causando un vero e proprio tracollo. E voi vi preoccupate
di chi, come la Banca d’Italia, nell’ambito delle proprie funzione è preposto a
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vigilare ed ispezionare l’attività di gestione del credito, contrastando le presunte
azioni illecite messe in atto da chi non vuole bene alla stessa Banca?
Ringraziamo per questo gli Ispettori della Banca d’Italia, per l’attività di controllo
che stanno svolgendo, il movimento Sollevante per Cittanova Libera si dissocia da
chi non voglia che si faccia luce sulla questione bancaria, da chi cerca di nascondere
la verità e da chiunque metta in atto operazioni che siano contrarie alla legge
bancaria, alla Legge in generale ed alla collettività.
È in atto un’ispezione che farà chiarezza per la tutela del credito e dei correntisti.
Siamo certi che chi non ha niente da nascondere,ha lavorato correttamente e con
professionalità, non avrà alcun problema per nessun tipo di ispezione presente e
futura.
Ci auguriamo per il bene dei lavoratori della Banca e per la sopravvivenza della
Banca stessa che le indagini si concludano prima possibile, che vengano
fermamente puniti eventuali colpevoli che dovessero emerge dall’indagine e che si
possa ripristinare il necessario clima di serenità richiesto a gran voce dai dipendenti
e dalla nostra Comunità.