Assemblea nazionale unitaria di tutti i gestori autostradali
redazione | Il 03, Nov 2012
Martedì alle 10,30, nell’auditorium Confesercenti di Roma. Ecco la comunicazione inviata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio
Assemblea nazionale unitaria di tutti i gestori autostradali
Martedì alle 10,30, nell’auditorium Confesercenti di Roma. Ecco la comunicazione inviata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio
Riceviamo e pubblichiamo:
Cari colleghi,
la situazione per i Gestori autostradali è ormai diventata insostenibile: le
“sofferenze” e gli indebitamenti delle gestioni continuano ad aumentare; le
compagnie continuano ad essere sorde a qualsiasi richiesta di confronto mentre si
accingono all’abbandono del segmento autostradale per “forzare la mano” e
continuano a praticare “prezzi” che sono la rappresentazione più eclatante della
discriminazione fra Gestori; il Governo dopo un primo tentativo di composizione
della nostra vertenza, ha preferito non opporsi vigorosamente alle tesi petrolifere;
le società concessionarie, pur disponibili a raggiungere un’intesa, hanno dovuto
registrare un secco NO! dall’industria petrolifera che ha vanificato anche l’apporto
dato dalle organizzazioni di Categoria dei Gestori.
DI FRONTE A QUESTA SITUAZIONE DI ESTREMO DEGRADO,
LA CATEGORIA NON PUÒ RIMANERE INERME MA DEVE
RILANCIARE L’INIZIATIVA DI MOBILITAZIONE
Per rivendicare un’altra politica nel settore che metta fine a:
politiche di pricing discriminatorie;
provocatorie richieste, rivolte ai singoli Gestori, di giustificazione della
adesione alle iniziative “sindacali”, anche in tema di superamento del prezzo
massimo nonché delle corresponsioni delle royalties assunte fin dalla scorsa
primavera dalle nostre Organizzazioni.
trasferimento di costi impropri sulle gestioni, al blocco dei margini e della
contrattazione;
applicazione di prezzi differenziati, anche all’interno dello stesso marchio,
nella stessa tratta e nello stesso “mercato rilevante”, a danno dei Gestori;
mancato riconoscimento delle sofferenze dovute a “perdite” strutturali delle
vendite;
sordità ad ogni richiesta di aprire un tavolo di contrattazione al fine di
trovare soluzioni condivise che consentano, ai Gestori, l’uscita dallo stato di
estrema difficoltà e perdurante disagio;
DOBBIAMO TUTTI AVERE CONSAPEVOLEZZA CHE:
É NECESSARIO METTERE A PUNTO UNA RISPOSTA FORTE CHE RIMETTA
AL CENTRO IL TEMA DELLA VIABILITÀ AUTOSTRADALE.
É GIUNTO IL MOMENTO DI RIDISEGNARE IL COMPARTO, RENDERLO PIÙ
EFFICIENTE IN TERMINI DI NUOVE OFFERTE, DI RIMODULAZIONE DEL
SERVIZIO CON CONSEGUENTE RIDUZIONE DEI COSTI, FINO ALLA
CREAZIONE DI UN FONDO CHE ACCOMPAGNI L’USCITA DAL MERCATO
PER QUELLE GESTIONI CHE SONO SOTTO LA SOGLIA DI SOSTENIBILITÀ.
SONO STATE LE COMPAGNIE PETROLIFERE E NON I GESTORI AD OFFRIRE
ROYALTY IMPOSSIBILI ALLE SOCIETÀ CONCESSIONARIE.
QUELLE STESSE COMPAGNIE CHE VOGLIONO FAR PAGARE AI GESTORI IL
RISULTATO DELLA LORO INSIPIENZA CHIEDENDO LORO DI RIMANERE A
MARGINI FERMI, LICENZIARE DIPENDENTI, RINUNCIARE A QUALSIASI
CONTRATTAZIONE E FINANCHE DI APPLICARE LA NORMA EUROPEA SUI
PREZZI.
LE COMPAGNIE PETROLIFERE CHE SONO SEMPRE STATE DEBOLI CON LE
PIÙ FORTI CONCESSIONARIE ORA, PER RIPARARE, CERCANO DI
RECUPERARE EFFICIENZA A DANNO DAI GESTORI!
IL GOVERNO DEVE, COME HA PROMESSO, TORNARE AD OCCUPARSI
DELLA VICENDA, ASSUMENDOSI LE SUE RESPONSABILITÀ FINO IN
FONDO: LE AUTOSTRADE SONO UN “PUBBLICO SERVIZIO” CHE NON PUÒ
ESSERE SACRIFICATO AGLI INTERESSI DI UNA PARTE.
NOI ABBIAMO IL DOVERE DI PENSARE CHE ALTRE STRADE SIANO
PERCORRIBILI E, ANCORA UNA VOLTA, SENZA PRESUNZIONE, CI
ASSUMIAMO L’IMPEGNO AD INDICARLA. RAGIONANDO CON CHI VORRÀ
FAR PARTE DEL PROGETTO.
NON CI FAREMO CERTO INGABBIARE IN SCELTE CHE COMPORTINO TAGLI
E RINUNCE SOLO PER I GESTORI, MENTRE I PETROLIERI INCASSANO
DALLE CONCESSIONARIE LA CHIUSURA DEI CONTENZIOSI E PURE LA
DIMINUZIONE DELLE ROYALTY.
Per questi motivi e su questi temi abbiamo convocato questa Assemblea
Nazionale Unitaria a Roma alla quale è INDISPENSABILE che i Gestori
Autostradali siano tutti presenti.
In ballo non c’è un “semplice” accordo economico ma un pezzo di futuro
di una Categoria che nei prossimi mesi potrà esse messa ancora una
volta in discussione, in occasione dei rinnovi.
Dobbiamo scegliere: rimanere passivi o partecipare e concorrere
attivamente alla fase dei rinnovi per difendere la nostra possibilità di
rimanere a svolgere i temi della nostra “impresa”.
Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio