Ambiente. Alecci: “la nostra regione è più che mai sotto attacco” "Un pericolo reale che se non arginato per tempo con azioni concrete porterebbe a conseguenze irreparabili. Al vaglio anche un'azione contro gli impianti eolici off-shore"
La Regione Calabria fa registrare un gravissimo ritardo riguardo la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Ho avuto modo di verificare, infatti, che la nostra Regione non ha ancora approvato lo strumento amministrativo utile all’individuazione dei siti idonei ed inidonei all’installazione di specifici impianti di fonti rinnovabili, il cosiddetto PRIEC (Piano Regionale Integrato Energia e Clima della Regione Calabria). Per questo motivo ho presentato una mozione in Consiglio Regionale al fine di sospendere l’autorizzazione di nuove installazioni e progetti di produzione di energia rinnovabile di ogni tipologia. Si tratta di un’azione concreta per fermare o, almeno, arginare la diffusione selvaggia delle pale eoliche in Calabria, con l’obiettivo primario di spingere la Giunta a regolamentare la materia, adeguarsi dal punto di vista amministrativo e sospendere le concessioni pendenti, impedendo la creazione di nuovi parchi eolici in zone di particolare rilevanza dal punto di vista paesaggistico, agricolo, turistico o storico.
Oggi, purtroppo, la nostra regione è più che mai “sotto attacco”: sono decine, infatti, le istanze provenienti da varie multinazionali che hanno fatto o sono in procinto di fare richiesta per il rilascio dei permessi per l’installazione di nuovi impianti in tutte le province calabresi. Alcuni di questi prevedono, fra l’altro, l’installazione di enormi pale eoliche, con un’altezza che a volte raggiunge i 200 metri di altezza, cioè l’equivalente di un palazzo di 60/70 piani, in alcune delle più belle zone della nostra regione. Un pericolo reale che se non arginato per tempo porterebbe a conseguenze irreparabili, acuendo una situazione già gravissima. La mia mozione intende, dunque, tutelare l’ambiente e il paesaggio andando a promuovere l’individuazione preliminare di tutte quelle aree da salvaguardare e quindi non idonee all’installazione di nuovi impianti.
Sin dai primi giorni del mio mandato ho intrapreso questa battaglia per scongiurare il più possibile l’installazione di questi veri e propri “mostri” che deturpano e inquinano i nostri territori. Percorrendo le nostre strade già allo stato attuale è difficilissimo scorgere delle colline libere da questi impianti. Effettuando alcuni sopralluoghi, inoltre, ho potuto verificare con i miei occhi come queste pale, oltre a sfregiare interi paesaggi, provocano seri danni ambientali derivanti dalla perdita continua di olio industriale proveniente dal sistema rotante. Olio che si posa sul terreno andando ad inquinare l’erba e la terra su cui pascolano e si nutrono le greggi, per non parlare dei danni provocati all’apicoltura.
Credo sia arrivato il momento di scongiurare definitivamente la proliferazione incontrollata di questi impianti, anche perché, come ho ampiamente detto più volte, la Calabria continua ad essere la “dinamo” dell’Italia e dell’Europa, con una produzione superiore ai nostri fabbisogni, senza alcun vantaggio per i cittadini calabresi. L’odierna mozione fa riferimento alla limitazione degli impianti terrestri, ma sto verificando la possibilità di produrre nel giro di poco tempo, a seguito di un maggiore approfondimento, una normativa relativa agli impianti off-shore, al fine di poter salvaguardare in maniera efficace anche il nostro mare.