Alla Regione una festa per salutare i lavoratori che ad aprile andranno in pensione
redazione | Il 22, Mar 2013
Talarico: “Con il vostro impegno e la vostra dedizione, avete contributo a costruire la Casa dei calabresi di oggi: sempre più aperta alla cittadinanza e alla vita democratica”
Alla Regione una festa per salutare i lavoratori che ad aprile andranno in pensione
Talarico: “Con il vostro impegno e la vostra dedizione, avete contributo a costruire la Casa dei calabresi di oggi: sempre più aperta alla cittadinanza e alla vita democratica”
“E’ un momento importante questo che ci vede qui riuniti, non certamente di commiato, bensì di suggello di un percorso umano e professionale che avete sempre inteso al servizio dell’Istituzione. Con il vostro impegno e la vostra dedizione, avete contributo a costruire la Casa dei calabresi di oggi: sempre più aperta alla cittadinanza e alla vita democratica”.
Così il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ha salutato i sedici dipendenti del Consiglio regionale che dal primo aprile saranno collocati a riposo. La cerimonia, alla quale hanno presenziato i vicepresidenti Alessandro Nicolò e Piero Amato e i segretari questore Giovanni Nucera e Francesco Sulla è stata introdotta dal segretario generale Nicola Lopez che ha rivissuto le sfide iniziali dell’Ente regione sin dalla sua istituzione, ricordando il contributo di figure storiche quali i dirigenti Ester Latella e Piero Modafferi.
In più direzioni l’intervento del presidente Talarico (presente anche il capo di gabinetto Pasquale Crupi). “C’è un altro motivo che rende speciale la giornata odierna: ovvero, il senso profondo di appartenenza alla comunità. Il fatto che tanti vostri colleghi siano qui a condividere con voi questa occasione, è testimonianza dell’umiltà che ha contraddistinto la vostra azione ed i vostri comportamenti, realizzando, giorno dopo giorno, un percorso di stima e di rispetto reciproci, al di là dei ruoli, delle responsabilità e dei compiti che hanno segnato le vostre storie”.
“I principi di efficienza, ottimizzazione delle risorse e adesione responsabile ai valori della vita politico-istituzionale, nonché al rispetto delle sue leggi e regole fondamentali sono le priorità della futura classe dirigente. Ma tanto più, diventeranno effettivi se il cammino di crescita, di rinnovamento e di giustizia sociale si alimenterà dello spirito di condivisione che vediamo così bene rappresentato. Fare della propria specificità ed identità parte integrante di una comunità sempre più dinamica: è questo uno degli obiettivi più elevati del dipendente pubblico che deve essere animato dal desiderio di misurarsi con le nuove sfide, orgoglioso di mettere le sue potenzialità al servizio di una crescita complessiva”.