Agente di Polizia penitenziaria aggredito in carcere L'intervento dei colleghi ha evitato conseguenze gravi
Un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nella casa circondariale di Paola dove, al 30 settembre, erano ristretti circa 219 detenuti la metà dei quali stranieri. Lo rendono noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. Secondo la ricostruzione, un detenuto di origine albanese, mentre si recava nell’apposito locale per fare una telefonata, ha aggredito l’assistente capo. Sul posto era presente un altro collega che è intervenuto per cercare di fermare l’aggressore. Nel frattempo, un altro detenuto, connazionale dell’aggressore, è uscito dalla saletta dove si trovava dirigendosi con aria minacciosa verso gli agenti. Solo l’intervento dell’ispettore di sorveglianza e di altri agenti hanno riportato la calma. “Diciamo basta – afferma Durante – a questa situazione inaudita nelle carceri dove, per uno stipendio mediocre, il personale di polizia penitenziaria deve subire violenze quotidiane”.