Addio Lucio Dalla, stroncato da un infarto
redazione | Il 01, Mar 2012
Il cantante era in Svizzera per alcuni concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Pippo Baudo commosso: “Era come un fratello”
Addio Lucio Dalla, stroncato da un infarto
Il cantante era in Svizzera per alcuni concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Pippo Baudo commosso: “Era come un fratello”
(ANSA) LOSANNA (SVIZZERA) – Stroncato da un infarto nella sua stanza dell’Hotel Plaza di Montreux, in Svizzera, dopo una serata di ennesimo successo e una colazione con i suoi piu’ stretti collaboratori. Lucio Dalla e’ morto questa mattina nella cittadina svizzera che si affaccia sul lago Lemano. Alle 9.30 si e’ trovato con i collaboratori nella sala da pranzo del lussuoso albergo, dopo, secondo la ricostruzione fornita dal suo avvocato, Eugenio D’Andrea, e’ rientrato in camera in tempo per una riunione di lavoro sul terrazzo. ”Quello che e’ certo e’ che il primo a trovare Lucio morto a terra e’ stato Marco Alemanno, suo corista e collaboratore, che era in una stanza comunicante”, spiega ancora il legale. La sua salma e’ stata immediatamente trasferita a Losanna nella Chappelle Saint Roch, un camera mortuaria privata con un ingresso in marmi bianchi e marroni, nascosta nelle viuzze del centro della cittadina elvetica e rigorosamente chiusa ai visitatori dalle 18.30. Lo staff alle 15 ha abbandonato l’albergo di Montreux. Le autorita’ diplomatiche consolari Italiane in Svizzera seguono con la massima attenzione gli aspetti del rimpatrio in Italia. L’avvocato D’Andrea conta di riuscire ad organizzare il trasferimento della salma da Losanna a Bologna entro domani pomeriggio. ”Poi ci saranno i funerali, sempre nella sua citta’, o sabato o domenica, giorno del suo compleanno”, spiega il legale. ”Non risulta alcun testamento al momento, ma solo cose dette a voce, nessuna volonta’ scritta”, aggiunge. ”Salvo diverse disposizioni testamentarie scritte – spiega ancora – D’Andrea sara’ sepolto a Bologna, la sua citta”’. Nulla nella serata precedente avrebbe fatto presagire la tragedia. L’artista bolognese era impegnato in un tour che il 28 lo aveva portato a Zurigo e che lo avrebbe condotto a Basilea il 2 marzo, Berna il 3 e a Lugano il 6. Il concerto di Montreux, con mille persone che hanno riempito un avveniristico teatro in vetro affacciato direttamente sul lago, era stato un successo. Nessuna avvisaglia, ”stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si e’ svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate”, poi il malore, spiegano dalla Midas Promotion, societa’ di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella. ”Un concerto straordinario durato quasi tre ore”, conferma Pascal Pellegrino, direttore della stagione culturale dell’Auditorium Stravinsky, che descrive un Lucio Dalla con ”una carica umana e una energia straordinarie, una simpatia che lo ha portato a dialogare e scherzare con il pubblico in italiano e in francese”. Un rapporto con il pubblico a cui Dalla non ha voluto rinunciare nemmeno dopo la performance, incontrando alle 23 un gruppo di fans davanti all’auditorium. Tra questi anche Olivier Delaloye, conduttore radiofonico della radio locale Rhone Fm. ”Ha scambiato qualche battuta con lui – racconta -: e’ stato il coronamento di una serata fantastica, ora non posso credere a quanto sto leggendo sui siti internet”. (ANSA).
MONDELLA: DICEVA ‘MORTE FINE PRIMO TEMPO’. STORICO PRESS AGENT, DE GREGORI E’ VENUTO A CONSOLARMI
“Forse è uno scherzo. Morire non è nello stile di Dalla. Qualcuno l’avrà chiamato. Tanto poi torna, io non mi fiderei tanto…”: ironia e disperazione si fondono in un unico sentimento, oggi, nell’animo dello storico press agent Michele Mondella, quasi una vita – dai primi anni Settanta – passata fianco a fianco di Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera all’età di 69 anni. Non era con lui quando si è sentito male: “L’altro ieri avevamo fatto l’anteprima del tour a Sassuolo, c’era anche Pierdavide Carone”, racconta all’ANSA Mondella riferendosi all’ex concorrente di Amici con il quale Lucio Dalla ha deciso di tornare sul palco dell’Ariston con un pezzo co-firmato, la bellissima ‘Nani” 40 anni dopo.
“Ieri a Montreux il concerto era andato molto bene. Stamattina si era alzato, ha fatto colazione, e poi si è sentito male”, aggiunge commosso Mondella, già direttore della promozione della Rca Italiana, quindi della Bmg Italy per 15 anni e fondatore nel 1997 della società di comunicazione Midas Promotion. Notissimo negli ambienti dell’industria musicale italiana, ha curato e cura la promozione e comunicazione di tanti big, da Francesco De Gregori ad Antonello Venditti, da Gianni Morandi a Eros Ramazzotti, da Luca Carboni a Samuele Bersani, Enrico Ruggeri e Ron. E così, quando viene informato dell’infinita lista di artisti, personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura che in queste ore stanno rendendo omaggio all’autore di Caruso, è come se per un attimo tornasse a ieri, quando Lucio ancora era qui. “Valentino Rossi lo ha ricordato? Sì, Lucio aveva scritto una canzone su di lui, erano molto amici, racconta parlando della ballata “Due dita sotto il cielo”.
“Così come ha scritto una canzone su Roberto Baggio (‘Baggio…Baggiò, ndr.), era il suo idolo”, ricorda. Fa un breve pausa e poi: “Lui da morto non esiste. Era immortale. Come fa a morire? Lucio diceva che la morte era la fine del primo tempo. Ora c’é l’intervallo, si starà riposando. Poi torna, vedrai…”, aggiunge Mondella, romano, classe 1947, che – come molti artisti, amici e fan del cantautore bolognese – ancora non riesce a credere a quanto è accaduto. Dalla e Mondella, un binomio così forte che persino Francesco De Gregori, altro grande del gruppo, ha trovato la forza per uscire di casa e andare a trovarlo. “E’ passato da me, a consolarmi. Siamo stati un po’ qui, storditi. Non vuole fare dichiarazioni. Ha solo detto che è molto triste”, dice con la voce rotta dall’emozione.
IL MONDO DELLA MUSICA IN LUTTO
ROMA – Il mondo della musica e’ in lutto per la morte improvvisa di Lucio Dalla. Ma a ricordarlo con commozione sono anche registi, politici e sindacalisti e personaggi sportivi.
BAUDO, PER ME ERA UN FRATELLO, LO SPRONAVO – “Per me Lucio Dalla era un fratello. Con lui scompare una parte grandissima della mia vita musicale e artistica”: a ricordarlo è Pippo Baudo che con il grande cantautore – racconta all’ANSA – ha vissuto “momenti indimenticabili”. “Io – spiega Pippo – sono stato presente, e anche artefice con lui, di alcuni suoi successi, da ‘4 marzo ’43’ a Caruso. Ne ho apprezzato fin dall’inizio la grande fertilità, la sensibilità, l’ironia e l’umiltà, dimostrata anche partecipando all’ultimo Festival di Sanremo, ritagliandosi un ruolo defilato, con il giovane cantautore Pierdavide Carone”. Uno dei tratti dominanti del carattere di Dalla, osserva Baudo, “era l’eccezionale ironia”. Aveva una grande gioia di vivere e di comunicare”. Negli anni ’90, Lucio fece ascoltare all’amico Pippo ‘Attenti al lupo’, buttando le mani avanti, come spesso faceva, e dicendo: “Questa è una buffonata”. “Una bella buffonata”, aveva commentato Baudo. E Dalla aveva pensato di condire la performance “con due donne grasse e simpatiche protagoniste con lui di un balletto un po’ infantile”. Dopo il mancato incontro della scorsa estate (i due avrebbero dovuto partecipare ad una commemorazione di Guidone d’Arezzo), Pippo ha seguito le gesta di Dalla, anche a distanza, fino alla fine. All’ultimo festival di Sanremo, dice, “ho visto che la sua classe era quella di sempre ma – osserva – il pezzo di Carone era fragile, con un testo interessante ma che non passerà alla storia. Lucio faceva solo il controcanto di pochi versi”, oltre a dirigere l’orchestra di Sanremo. Baudo, recordman del festival, sa bene quanto sia difficile convincere i grandissimi cantautori a partecipare in gara a Sanremo. Ma in questo caso, dice, “é stato un favore fatto a Gianni Morandi, che è un altro grandissimo come Lucio”. Pippo si augura che domani i giornali rendano giustizia al personaggio Dalla. “Non so se lo ricorderanno bene in tutti i suoi aspetti – dice -: c’é una certa leggerezza nei racconti in cui si preferiscono gli ‘effetti’ alla sostanza. Spero che stavolta pesino bene le parole e scrivano meglio di quando morì Modugno, ad esempio. Spesso i critici musicali sono un po’ leggeroni o ignoranti. Mi auguro che in queste ore – conclude – non si fermino all’esteriorità”.
MORANDI, NON RIESCO ANCORA A RIPRENDERMI – “Ci conoscevamo dal ’63 e eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi”: così Gianni Morandi al Tg1 ricorda Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera all’età di 69 anni. “Mi manca l’amico – aggiunge Morandi, che quest’anno è riuscito a convincere Dalla a partecipare al festival di Sanremo -. E’ stato uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare. Lui è stato un artista unico, a me mancherà molto anche come grande amico”.
PATTY PRAVO, SPERO CHE TROVI UN MONDO MIGLIORE – “Sono totalmente sconvolta. Ci lascia un amico e una parte della storia della musica. Spero che trovi un mondo migliore, di pace”: così Patty Pravo commenta la morte di Lucio Dalla. “Lo conosco da quando eravamo bambini – ricorda – lui era con la band Flipper. L’ho rincontrato varie volte alla RCA e fuori dal lavoro”. “Quattro anni fa – racconta Patty Pravo – mi aveva scritto un bel pezzo per Sanremo, venne a trovarmi a casa e ci trovammo reciprocamente benissimo”. All’ultimo festival, a cui Dalla ha partecipato in gara insieme a Pierdavide Carone, l’ho seguito la prima serata e – conclude – l’ho trovato stupendo”.
VERDONE, GRANDE DOLORE – “Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no”. Così Carlo Verdone commenta a caldo la scomparsa del cantautore. “Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero”, sottolinea l’attore e regista. E conclude: “Ci sentivamo spesso al telefono. Con lui si perde un grande compositore e una persona colta ed estremamente generosa”
ARBORE,ISTINTIVO E ORIGINALE – “Era un musicista originale, di grande valore che ha inventato uno stile italiano e anche napoletano. Per lui succederà quello che è successo con Gaber e De André: le sue opere migliori verranno studiate e apprezzate, si capisce che è nuova letteratura e poesia”: così Renzo Arbore ricorda all’ANSA Lucio Dalla, scomparso improvvisamente per un attacco cardiaco, che definisce “suo compagno di clarinetto”. “Lo conoscevo fin dagli esordi io facevo il dj e l’ho incoraggiato”, racconta Arbore. “Adesso – aggiunge – si fa una specie di inevitabile sunto della sua attività di artista: lui era innanzitutto un musicista di grande valore, istintivo e originale, sia al clarinetto che nelle sue composizioni. Aveva inventato un filone italiano come dimostrano alcune sue melodie e perfino napoletano con Caruso. E’ una gravissima perdita per la musica italiana”. “Gli ero vicino anche dal punto di vista umano perché avevamo tanti amici pugliesi in comune, l’ho visto l’ultima volta a Manfredonia tre-quattro mesi fa – racconta Arbore – e poi l’ho visto a Sanremo dirigere con sapienza e con stile personale l’orchestra”. “Succederà quello che è accaduto ad altri grandi come Gaber e De André – ripete Renzo Arbore – le sue opere migliori verranno studiate e apprezzata perché è poesia e nuova letteratura”.
JOVANOTTI SU TWITTER,DAVVERO NON POSSO CREDERCI – “Oh no dai no…non ci posso credere dai…davvero non posso crederci”, solo poche frasi sulla pagina Twitter di Lorenzo Jovanotti per esprimere sgomento dopo la morte di Lucio Dalla. La notizia dell’improvvisa scomparsa di uno dei cantautori che ha fatto la storia della musica italiana ha riempito in pochi secondi il web.
RAMAZZOTTI, MI SCRISSE OLE’ A MIO PRIMO SANREMO – “Non potrò mai dimenticare il suo telegramma al mio primo Sanremo, mi scrisse: ‘Ole”. Fu il primo messaggio e ne fui onorato, ci mancherà tanto la sua genialità, era un grande”: Eros Ramazzotti commenta così la scomparsa di Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera all’età di 69 anni
PAUSINI INCREDULA, A 8 ANNI CANTAI DAVANTI LUI – “Non posso pensare che la notizia della scomparsa di Lucio Dalla sia vera”. Laura Pausini, romagnola e amica di Lucio Dalla, commenta così su Twitter la morte del cantautore bolognese. “E’ stato il primo artista italiano – ricorda – che mi vide cantare in un ristorante di Bologna quando avevo 8 anni. Non posso dimenticare la sua carezza sui miei capelli e le sue belle parole di incoraggiamento”. “Ciao Lucio – è l’addio della Pausini al cantautore – per fortuna rimarrai con noi, con il tuo talento e con le tue idee buffe e innovative, ma soprattutto emozionanti”.
FINARDI, BUON VIAGGIO, SALUTAMI CARUSO – “Lucio no, proprio non me l’aspettavo! L’avevo visto a Sanremo pochi giorni fa, sempre allegro, con quei suoi occhi da Elfo che sembravano guardarti dentro e sorridere di ciò che vedevano. Sembrava eterno”: Eugenio Finardi ricorda così Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera, poco dopo la partecipazione di entrambi al festival di Sanremo. Il cantautore milanese aggiunge: “Lo stesso che clowneggiava con il clarinetto alla Palazzina Liberty di Milano, quando lo vidi per la prima volta mentre cantava “Com’é Profondo Il Mare”, 30 anni fa. Lo stesso che cantava “Paff Bum” con i mitici Yardbirds, guadagnandosi il rispetto e la gratitudine di noi piccoli rocker. Un jazzista inventatosi cantautore trasformato in Pop Star. Mi ha fatto l’onore di suonare in 2 mie canzoni. Un uomo fiero, ironico, molto emiliano. Un grande musicista. Però – conclude Finardi – questa brutta sorpresa non dovevi farcela Lucio! Buon viaggio, salutami Caruso”.
CURRERI, DISTRUTTO DAL DOLORE – “Non riesco a parlare, sono troppo distrutto dal dolore”. Così Gaetano Curreri, leader degli Stadio, fa sapere il suo stato d’animo attraverso il proprio staff, dopo aver saputo della morte di Lucio Dalla. E’ proprio con il celebre tour ‘Banana Republic’ di Dalla e Francesco De Gregori che nel 1979 partì anche l’apprendistato artistico di Curreri fino all’approdo agli Stadio
RENGA, CI CONSOLA IL BELLO CHE HA LASCIATO – E’ “sconvolto” Francesco Renga dall’improvvisa morte di Lucio Dalla. “L’ho visto due settimane fa – racconta il cantautore -. Eravamo a cena a Sanremo”. Per Renga rimane una consolazione: “Le cose belle che ha fatto rimarranno per sempre”
VALE ROSSI, CON LUI DOPPIAI FUMETTO MANARA – “Ho avuto la fortuna di conoscere Lucio Dalla qualche anno fa a Bologna, avevamo doppiato insieme un fumetto di Milo Manara”. Così Valentino Rossi su twitter reagisce alla morte del cantautore. Il pilota aggiunge anche, in un secondo messaggio: “Disperato erotico stomp’ è una delle mie canzoni preferite. Ciao Lucio”.
POOH, HA TRASFORMATO LAVORO IN ARTE – “Lucio è stato l’esempio più bello di chi ha saputo trasformare con leggerezza il proprio lavoro in un’arte”: così i Pooh ricordano Dalla, scomparso per un attacco cardiaco. “Lucio, perché così lo chiamiamo tutti da sempre, senza bisogno del cognome, è stato amico e fratello di tutti quelli con cui ha lavorato, cantato o anche solo parlato – dicono ancora i Pooh -. Sempre uguale a se stesso, sempre in equilibrio perfetto con una cultura acquisita e inventata strada facendo. Lucio è stato l’esempio più bello di chi ha saputo trasformare con leggerezza il proprio lavoro in un’arte. Lucio, con la sua continua voglia di stupire e la sua involontaria capacità di piacere al mondo!”.
VANONI, UN VUOTO AL QUALE NON RIESCO A CREDERE – “Una notizia come un fulmine un vuoto al quale non riesco a credere il cuore si rifiuta di soffrire per l’impossibile”: così Ornella Vanoni esprime su Twitter le sue emozioni, dopo la morte di Lucio Dalla. Durante Sanremo, l’artista aveva anche tifato per lui: “Sono contenta – aveva scritto -, siano stati riammessi in gara Carone e Dalla”.
CELENTANO, DA OGGI IL MONDO SARA’ PIU’ BUIO – “Lucio, amico caro di tutti. Da oggi il mondo sarà più buio. Prego e penso che poeti come te non dovrebbero mai morire. Il distacco umano da uomini e artisti grandi come sei stato e sei, ci coglie sempre impreparati”: anche Adriano Celentano ha voluto ricordare Lucio Dalla con un pensiero postato sul suo blog (www.clancelentano.it). “Ci mancherà tutto di te – scrive Celentano nel post titolato ‘Per Lucio’ – . Anche i momenti di eroica fragilità che contribuivano a renderti sempre più grande. Ti volevo e ti voglio bene. Ero catturato dalla tua magica grandezza e delicata generosa umanità”. E poi: “Ricordo quando mia figlia venne da te per trascorrere qualche giorno speciale di vacanza le apristi la tua casa come un padre accoglie un figlio. Parlavate di arte, di musica, della vita. Mi raccontò di avere vissuto giorni meravigliosi, indimenticabili. Indimenticabile come sei tu. Adriano”.
CARBONI, LUTTO IMMENSO. RINVIATO CONCERTO DOMANI – “Un lutto immenso! Ciao fratello Lucio!!!”, è il tweet con cui Luca Carboni ha salutato il collega e concittadino Lucio Dalla. Passano poche ore e, sempre sul social network arriva anche la cancellazione del concerto previsto per domani a Bologna: “Scusate il disagio che vi creo. Non me la sento – ha scritto -. Il live di domani sera a Bologna al Numa è rimandato a venerdì 9 marzo”.
BAGLIONI, GRANDE CLOWN DEL CIRCO DELLA MUSICA – “Lucio bravo e geniale ha vissuto tutta una vita con la volontà di stupire e la voglia di stupirsi”. Così Claudio Baglioni ricorda Lucio Dalla. “E’ stato il grande clown – continua Baglioni – del circo della musica. Quello che suona il clarinetto e che affabula, fa versi, stranisce gli occhi. Capace di giocare con le trottole delle parole, di raccontare storie struggenti, di camminare i sentieri di favole strambe, di arrampicarsi su cime visionarie. Lucio ha scritto le pagine del suo libro con tanti segni di punteggiatura. Punti interrogativi che drizzavano la schiena e diventavano esclamativi. Ma uno alla fine s’ingobbiva di nuovo e restava la domanda del suo sguardo”.
D’ALESSIO, GRANDE ARTISTA E PER ME GRANDE AMICO – “Stento a credere alla scomparsa di Lucio Dalla perché prima di essere un grande artista, è stato per me un grande amico e ora è come se fosse scomparso un mio familiare, uno zio”: così Gigi D’Alessio ricorda il cantautore scomparso. “Ricordo ancora che fu uno dei primi grandi della musica a credere nelle mie capacità e a incoraggiarmi – racconta -. Ci ha sempre unito l’amore per Napoli dove abbiamo cantato insieme in diverse occasioni, una tra tutte il concerto in Piazza Plebiscito. E’ stato uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi e un grandissimo cantautore, le sue canzoni e la sua musica insieme al suo estro rimarranno per sempre un patrimonio enorme per tutti gli italiani”.
VASCO ROSSI, ERA CAPOFAMIGLIA, PADRE AFFETTUOSO – “Un colpo a tradimento, la fatalità, il caso! Ci sentiamo all’improvviso parte di una stessa grande famiglia a cui viene a mancare il capofamiglia… questo era Lucio Dalla: un padre affettuoso e sempre presente con il suo entusiasmo, le sue idee spesso all’ avanguardia per il cantautorato italiano, il suo grande amore per la musica. Che lo ha accompagnato fino all’ultimo e questo ci consola, Lucio se ne è andato come avrebbe voluto, era in tour in piena attività'”. Così lo ricorda Vasco Rossi su Fb. “La notizia – scrive il Blasco sulla sua pagina del social network – corre in rete, passa di bocca in bocca… è morto Lucio Dalla… Stroncato da un infarto, se ne è andato nel sonno.. Non siamo mai pronti a notizie del genere, rimaniamo attoniti, sbalorditi, spaventati, arrabbiati e poi tristi, molto tristi, senza parole. C’est la vie, questa è la vita… ha la precedenza su tutto meno che sulla morte, che arriva quando meno te la aspetti..”. E conclude: “Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi! Wiva Lucio Dalla”.
VENDITTI, MUORE UNA PARTE IMPORTANTE DI ME – “Muore un amico, un compagno di viaggio per tutti gli anni ’70 e ’80. Muore una parte importante di me”: con poche e sentite parole Antonello Venditi ricorda Lucio Dalla, scomparso improvvisamente per un attacco cardiaco.
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