A Reggio Calabria si è parlato di agricoltura Si punta allo sviluppo del settore
L’agricoltura è un seme da far crescere nella nostra Calabria. Un seme che affonda le proprie radici nel passato della tradizione ed attraverso l’innovazione vuole dare il frutto di un futuro di sviluppo. Avendo questa consapevolezza, venerdì scorso le articolazioni calabresi dell’Associazione Nazionale Produttori Agricoli e della Confederazione LiberiAgricoltori, il circolo culturale “Apodiafazzi” e il Dipartimento di Agraria dell’Università “Mediterranea” hanno dato vita all’incontro “Opportunità per i giovani nel settore agricolo”. Nel corso dell’evento, svoltosi proprio ad Agraria, sono state illustrate le grandi occasioni che possono cogliere i giovani calabresi sin dai primi mesi del 2016, quando usciranno bandi per il finanziamento di attività nel comparto agricolo sui quali ci si potrà informare sul sito della Regione o www.anpacalabria.it. Queste risorse non saranno erogate “a pioggia”, ma premieranno l’innovazione ed altri elementi come la valorizzazione della filiere. Ad intervenire al partecipato incontro, il dirigente del Settore Sviluppo Rurale del Dipartimento di Agricoltura della Regione, che ha ampiamente e dettagliatamente affrontato il tema “Le misure del Piano di Sviluppo Rurale per i giovani”, e il funzionario responsabile dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare Roberto Milletti, che ha fatto altrettanto con “Finanziamenti per la costituzione di nuove imprese agricole”. Così come il presidente nazionale Anpa Furio Venarucci. E il presidente Anpa –LiberiAgricoltori Calabria Giuseppe Mangione, il direttore del Dipartimento di Agraria Giuseppe Zimbalatti e il presidente di “Apodiafazzi” Carmelo Nucera. «L’agricoltura è la strada principale da percorrere per combattere l’emigrazione e favorire il benessere. Saranno disponibili risorse finanziarie sia per coloro che vorranno subentrare ad imprese già esistenti che per coloro che ne vorranno creare una nuova, mettendo in campo la propria passione per la terra e competenze come quelle tecnologiche che vanno oltre quelle classiche. Dunque, occorre progettualità di singoli e gruppi; serietà e concretezza delle istituzioni, soprattutto quella regionale; un lavoro culturale nelle scuole e nelle università sull’importanza dell’agricoltura. Noi continueremo il nostro impegno su questi tre fronti. Perché l’agricoltura è lavoro, è crescita economica, è valorizzazione delle bellezze e dell’identità dei territori, è legalità, è sicurezza idrogeologica, è qualità per i consumatori, è dignità per i migranti» è stato il commento di Nucera.