Emergenza rifiuti a Gioia Tauro, al via le operazioni di bonifica Da stamattina, gli operai comunali, finalmente muniti di mezzi e strumenti, sono al lavoro per rimuovere gli scempi documentati nei giorni scorsi dal nostro video reportage
GIOIA TAURO – A pochi giorni dal nostro video reportage di denuncia sulla gravissima emergenza rifiuti che stava letteralmente ammorbando il capoluogo pianigiano (clicca qui per guardare il servizio http://approdonews.it/giornale/?p=251087), prendiamo atto, con estrema soddisfazione, dell’avvio delle operazioni di bonifica preannunciate ai microfoni di “Approdonews” dal commissario prefettizio, Domenico Fichera.
Da stamattina, infatti, gli operai comunali, dotati finalmente di opportuni mezzi e strumenti, sono al lavoro per liberare i punti nevralgici della città dalle vergognose cataste di immondizia accumulatesi nel corso delle ultime settimane, anche per colpa dei soliti spregiudicati ignoti.
In particolare, erano state prese di mira le zone più periferiche (afflitte da un atavico e deprecabile fenomeno difficile da estirpare e slegato dalle reiterate criticità della raccolta) come l’area in prossimità della strada conosciuta con il nome di “Fosso Mastro”, il quartiere ghetto “Ciambra”, i lungofiume “Petrace” e “Budello”, e la località “Ponte Vecchio”.
Queste zone, fino a poche ore addietro, presentavano agli occhi dei visitatori l’immenso scempio di numerose discariche a cielo aperto, con materiali anche altamente nocivi quali lastre di eternit, solventi, bombolette spray, copertoni, lamierati di auto, pezzi di ricambio e ogni genere di detriti, alimentate quotidianamente e a tratti consumate dal fuoco di roghi assolutamente tossici. Le foto, scattate oggi dal fotoamatore gioiese Fortunato Costantino, testimoniano il lento e agognato ritorno alla normalità.
Ci sentiamo però in dovere di rivolgere un sentito appello ai residenti, affinché si riapproprino del loro orgoglio e, soprattutto, di quel senso civico, base fondamentale della convivenza, a lungo smarrito invitandoli a desistere, pur comprendendo i disagi dei continui disservizi, dall’abbandonare i rifiuti per strada e a comprendere che avere un maggior rispetto per l’ambiente significa innanzitutto tutelare la propria vita e quella dei propri figli.
Al contempo, anche se le amare considerazioni del comandante del corpo di Polizia municipale, Maggiore Angelo D’Ascola, sull’esiguo numero di unità e mezzi disponibili, sono passate forti e chiare, continuiamo ad auspicare un’attività di controllo del territorio mirata, magari portando avanti l’idea di un tavolo interforze lanciata dallo stesso D’Ascola durante l’intervista che ci ha rilasciato. Non si esiti, infine, ad ammonire o segnalare eventuali trasgressori: la salute è un bene talmente prezioso da non ammettere alcun tentennamento …