Estinto il debito di Atam: si apre una nuova stagione di crescita per l’azienda titolare del trasporto pubblico a Reggio Calabria

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La soddisfazione del sindaco Falcomatà: “Nel 2014 azienda era già in fallimento. Abbiamo evitato un dramma per 300 famiglie e raggiunto risultati impensabili negli ultimi 11 anni. Ora si apre una nuova fase di crescita che guarda all’intero comprensorio metropolitano”

Nei giorni scorsi è stata pagata l’ultima rata del piano di rientro per il ripiano del debito proveniente dalle precedenti gestioni di Atam, società titolare del servizio di Trasporto Pubblico Locale per la Città di Reggio Calabria. A darne notizia in una nota è il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha espresso soddisfazione per l’importante risultato raggiunto che apre una nuova stagione per gli investimenti e la crescita dell’azienda e del servizio di trasporto pubblico sul territorio di Reggio Calabria.

“Undici anni fa Atam era praticamente già fallita – spiega Falcomatà – grazie alla lungimiranza della nostra Amministrazione siamo riusciti ad evitare il peggio ed avviare un percorso di risanamento che, con il supporto dei dipendenti e del management aziendale, ha raggiunto risultati straordinari in questi anni. Eravamo nel baratro, oggi siamo un esempio di corretta gestione e di efficientamento dei servizi, con una delle flotte più moderne in Italia, con investimenti importanti sull’elettrico e sulle energie rinnovabili, che consentono di abbattere i costi ed erogare servizi sempre più puntuali e capillari. E’ un risultato che era impensabile quando abbiamo iniziato e che oggi è una bellissima realtà a disposizione dell’intera comunità cittadina”

Il piano di rientro, definito con la cosiddetta “rottamazione quater”, sul debito pregresso, è quindi definitivamente estinto. Già a partire dal prossimo mese le risorse in passato accantonate ed utilizzate ogni anno per fare fronte alla voragine ereditata, saranno disponibili per sostenere gli investimenti aziendali, e rendere Atam ancora più moderna ed attrezzata per il servizio pubblico, e per recuperare quanto in questi anni è stato tralasciato per gli impegni assunti con l’Agenzia delle Entrate, gli Enti previdenziali ed i fornitori. Il debito originario, alla data delle prime rateizzazioni, ammontava complessivamente a ben 37 milioni di euro (per l’Erario 24 milioni, INPS per 3 milioni, 4 milioni per TFR e 6 milioni per i fornitori).

Gli anni di imposta a cui si riferiva la debitoria sono quelli antecedenti all’istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Reggio Calabria nel 2014, che solo l’azione dell’Amministrazione comunale guidata dal Giuseppe Falcomatà ha evitato che si traducesse nel definitivo default, che avrebbe rappresentato un dramma per 300 famiglie reggine, oltre che un pesante blackout per il servizio di trasporto pubblico cittadino.

“Quella che scriviamo oggi – ha affermato il sindaco – è una pagina positiva per l’Azienda, per la Città e l’intera comunità reggina, che adesso può contare su un sistema di mobilità in salute e pronto ad affrontare gli scenari futuri che stiamo programmando insieme all’Azienda. Un ringraziamento è rivolto al Consiglio d’Amministrazione, a tutta la governance e soprattutto ai dipendenti di Atam, che in questi anni hanno affrontato con grande senso di responsabilità ed appartenenza anche le sfide più delicate. Oggi Atam è un’azienda sana, moderna, dinamica e soprattutto in crescita. Gli ultimi investimenti programmati, che stanno già determinando importanti frutti in termini di miglioramento del servizio, lo dimostrano pienamente. Ci mettiamo definitivamente alle spalle una stagione di sacrifici ed entriamo in una fase di espansione che vuole andare anche oltre i confini comunali. Per farlo – ha concluso Falcomatà – è necessario intervenire anche sul livello regionale, aumentando l’ammontare complessivo dei chilometri previsti dal contratto di servizio con la Regione, per consentire l’attivazione di nuove linee e di collegare meglio l’intero comprensorio metropolitano, anche grazie ai nuovi mezzi e alle dotazioni aziendali che abbiamo recentemente acquistato”.