Soppressione Movimento Apostolico, la visita apostolica viziata e fondatrice ingiustamente danneggiata
Domenico Giglio, revisore della Diocesi di Catanzaro e genero dell’ex presidente del Movimento Apostolico, denuncia gravi irregolarità nella visita apostolica che ha portato alla soppressione del Movimento Apostolico
Domenico Giglio, revisore dei conti dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Catanzaro-Squillace, interviene pubblicamente sulla controversa visita apostolica che ha portato alla soppressione del Movimento Apostolico, sollevando dubbi sulla legittimità e trasparenza dell’intero procedimento.
Giglio, genero di Cesare Rotundo, già presidente del Movimento Apostolico, afferma di essere stato coinvolto direttamente nel processo e denuncia “una serie di criticità tali da invalidare l’intero iter”. In un lungo intervento pubblico, il revisore ha definito la visita apostolica “una pagliacciata organizzata”, mettendo in discussione la serietà e l’imparzialità dell’indagine condotta tra il 2020 e il 2021.
Tra le accuse principali:
• La testimonianza iniziale sarebbe stata affidata alla giornalista Giulia Zampina, ritenuta vicina a figure ecclesiastiche coinvolte nella vicenda, come l’ex sacerdote Francesco Candia e l’allora arcivescovo Vincenzo Bertolone.
• Don Candia avrebbe influenzato la selezione dei testimoni, decidendo chi potesse essere ascoltato dai visitatori apostolici.
• Zampina avrebbe anticipato pubblicamente il nome del nuovo vescovo di Catanzaro, prima della nomina ufficiale, suggerendo l’esistenza di una rete informativa interna alla Curia.
Giglio sottolinea come la visita sia iniziata con la testimonianza della giornalista, “prima ancora di ascoltare vescovi, sacerdoti o membri del Consiglio Centrale del Movimento”, e si chiede se un’indagine ecclesiastica possa essere considerata credibile partendo da presupposti così discutibili.
“Conosco tante situazioni e circostanze che riguardano la vicenda del Movimento”, scrive Giglio, dichiarandosi disponibile a un confronto diretto e civile con la giornalista, pur ribadendo la gravità delle anomalie riscontrate.
La soppressione del Movimento Apostolico, fondato nel 1979 da Maria Marino, ha lasciato una ferita aperta nella comunità cattolica calabrese. Le dichiarazioni di Giglio, per il ruolo che ricopre e per il legame familiare con uno dei protagonisti storici del Movimento Apostolico, potrebbero riaccendere il dibattito e spingere a una riflessione più ampia sulla gestione delle indagini ecclesiastiche e sulla tutela dei diritti dei fedeli.



